Hanno piazzato la prima trave nella notte, sopra una delle autostrade più trafficate d'America. Pesa quanto 14 elefanti africani e segna l'inizio di una rivoluzione silenziosa. L'enorme ecoponte di Wallis Annenberg non è solo un passaggio: è un'ammissione di colpa per aver frammentato ecosistemi vitali, e al contempo una promessa di riconciliazione tra uomo e natura selvaggia, tra asfalto e libertà di movimento.